Le osservazioni



I dati vengono elaborati per produrre output in forma grafica.

Tali grafici rappresentano i dati settimana per settimana.


- Output con grafico settimanale -


Nella parte superiore i grafici mostrano l'andamento delle masse dei corpuscoli entranti in atmosfera.
La linea verde rappresenta l'ampiezza degli echi, quella viola rappresenta la durata e la linea nera, ottenuta dal prodotto dei due dati, riassume le due informazioni relative alla massa della meteora.

Nella parte inferione del grafico e' rappresentato il ritmo orario (Hourly Rate) cioe' il numero di meteore cadute nell'unita' di tempo.
La curva sinusoidate verde approssima l'andamento periodico previsto delle meteore sporadiche.
La risoluzione temporale della rappresentazione e' di 5 minuti. Nelle ascisse il tempo e' riportato sia in UT che in longitudini solari (marrone).

Al grafico viene sovraimpresso il dato delle "previsioni": linee verticali rappresentanti l'orario in cui è atteso un sciame meteorico. Il dato proviene dal sito dell'IMO International Meteor Organization.

I dati sono pubblicati nella pagina dedicata.


Le magnitudini

La durata di un eco iperdenso è direttamente proporzionale alla densità lineare di carica, che a sua volta è direttamente proporzionale alla massa del meteoroide, per cui T ∝ m .

Quindi il rapporto tra le durate di due echi iperdensi, fornisce direttamente il rapporto tra le masse iniziali dei meteoroidi: ne discende che la durata della scia registrata dal radar è direttamente proporzionale alla magnitudine della meteora.

Gli echi meteorici registrati da rambo hanno durate che vanno da un minimo di 8 millisecondi fino a decine di secondi.

Analizziamo quindi i dati con l'equazione del rapporto di magnitudine:



sostituendo a Fx il valore delle durate maggiori degli echi meteorici registrati (40 secondi) e ad Fx,0 il minimo valore di durata (7 millisecondi) il risultato ottenuto è di 8,25.

Il range di magnitudini registrate dal nostro radar è quindi maggiore a 8, del tutto analogo a quello visibile ad occhio nudo.


Cosa vede Rambo?

Le meteore osservate possono essere sporadiche o appartenenti a sciami.

Ma in quale rapporto sono?

Se prevalgono le sporadiche ciò significa che le osservazioni sono di scarso contributo all’esame degli sciami, ma se, viceversa, la maggioranza delle meteore osservate fosse legata agli sciami è evidente che l’osservazione del radar meteorico è assai utile relativamente agli sciami.

Nel grafico seguente, tratto da “Meteor showers and their parent comets”, Peter Jenninskens pone in relazione la magnitudine limite delle meteore osservate con la percentuale di meteore appartenenti agli sciami.



Quanto più si scende nella magnitudine limite quanto più aumenta in percentuale la quantità di sporadiche.

Se fissiamo alla mag.8 il limite di Rambo, ne discende che la quantità di meteore sporadiche è di circa il 80%
per cui l’20% delle meteore registrate da Rambo appartiene quindi a sciami!